Nell’ultimo aggiornamento del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale (27/03/14) è stato finalmente inserito un nuovo articolo per regolamentare la pubblicità che “dichiari o evochi benefici di carattere ambientale o ecologico”.

È un importante segnale di attenzione nei confronti dei consumatori italiani che troppo spesso subiscono spot ingannevoli derivanti dalla comunicazione di finte virtù ambientaliste (greenwashing).

In USA la Federal Trade Commission lavora sulle “Green Guides” già dal 1992 e nell’ottobre del 2012 ha divulgato la terza revisione (la seconda risaliva al 1998).

Dal sito IAP “Il Codice di Autodisciplina è vincolante per aziende che investono in comunicazione, agenzie, consulenti, mezzi di diffusione, concessionarie e per tutti coloro che lo abbiano accettato tramite la propria associazione, o mediante la sottoscrizione di un contratto di inserzione pubblicitaria.” È emanato dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, un ente privato che opera per una corretta informazione del cittadino-consumatore. Le regole sono applicate dal Comitato di Controllo e dal Giurì. Segnalare una pubblicità ritenuta non conforme alle norme del Codice è un’azione che può fare chiunque attraverso un modulo online.

Di seguito il testo della norma appena inserita:

Art. 12 – Tutela dell’ambiente naturale

La comunicazione commerciale che dichiari o evochi benefici di carattere ambientale o ecologico deve basarsi su dati veritieri, pertinenti e scientificamente verificabili.
Tale comunicazione deve consentire di comprendere chiaramente a quale aspetto del prodotto o dell’attività pubblicizzata i benefici vantati si riferiscono.

Laura Molteni

Si ringrazia la Prof.ssa Barbara Pozzo, Ordinario di diritto comparato presso il Dipartimento di Diritto, Economie e Culture all’Università dell’Insubria

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